DHCPv6 SERVER
Il processo utilizzato è simile a quello usato in ambiente IPv4. In funzione del contenuto del messaggio RA il dispositivo ottiene tutte o parte delle informazioni (DHCPv6 esclusivo o SLAAC e DHCPv6) necessarie per l’assegnazione dell’indirizzo IPv6 Global. Inoltre il sistema operativo in uso sul dispositivo può ignorare le informazioni contenute nel messaggio di RA ed ottenere le informazioni di configurazione direttamente da un server DHCPv6. Un dispositivo può essere configurato per ottenere un indirizzo IPv6 dinamicamente o può avere più indirizzi IPv6 statici assegnati alla stessa interfaccia ed avere più default gateway.
In caso di utilizzo del server DHCPv6 esclusivo, il dispositivo riceve oltre a global prefix, prefix length, gateway e dns anche la parte dell’indirizzo relativa all’Interface-id. Al contrario, in caso di utilizzo di SLAAC o SLAAC e DHCPv6 la interface-id deve essere calcolata dal client stesso utilizzando uno dei seguenti due metodi:
- EUI-64
- RANDOM GENERATING
L’interface-id calcolata viene utilizzata anche per la generazione dell’indirizzo link-local
INTERFACE-ID Metodo EUI-64
Vengono utilizzati i 48 bit del MAC Address dell’interfaccia di rete nel seguente modo:
- considero i primi 24 bit facendo il complemento a 1 del 7° bit che rappresenta il bit Universally/Locally cioè se l’amministrazione della rete è globale o locale. Generalmente il 7° bit U/L è posto a 0 perché i primi 3 byte sono assegnati al produttore della scheda; in questo caso lo poniamo a 1 perché è localmente amministrato (si ricorda che l’intereface-id è usato anche sulle interfacce che non hanno MAC ADDRESS come le seriali)
- aggiungo 16 bit FF FE
- completo l’indirizzo aggiungendo gli ultimi 24 bit del MAC ADDRESS
Si ottiene quindi l’INTERFACE-ID a 64 bit. Tale metodo potrebbe comportare problemi di privacy in quanto si può facilmente identificare il dispositivo che sorgente o destinatario del pacchetto.
METODO CASUALE
L’interface-id viene generato in maniera casuale.
Per identificare se un interface-id è generato con metodo EUI-64 basta verificare se nel mezzo (dopo i primi 24 bit) ci sono i 16 bit fissi FF FE.
Una volta generato l’interface-id lo si può combinare con il prefix per generare un IPv6 global unicast o link-local. Nel primo caso, se per esempio il metodo utilizzato è SLAAC, il dispositivo ottiene il suo indirizzo IPv6 Global unendo il prefix ricevuto con l’interface-id. Nel caso di link-local il dispositivo ottiene il suo indirizzo link-local unendo il prefix FE80::/64 con l’interfcae-id.
I router cisco utilizzano il metodo EUI-64 per la generazione dell’interface-id, in caso di interfaccia seriale, il router utilizza lo stesso interface-id di una interfaccia Ethernet. Nel caso in cui il link-local venga assegnato staticamente all’interfaccia è obbligatorio specificare il parametro link-local nel comando che assegna all’interfaccia un indirizzo del range FE80::/10 a FEBF::/10:
#ipv6 address <indirizzo> link-local